ed è l'unico ingresso monumentale finora scoperto nella Villa Adriana; sicuramente non era l'unico. La strada conserva in parte i basoli della pavimentazione originale.
La strada proveniva dalla via Tiburtina, entrava nella valle del Fosso di Risicoli e girava attorno al lato curvo delle
che sostengono la grande piazza artificiale del Pecile; poi si biforcava.
Un ramo secondario della strada proseguiva lungo le Cento Camerelle, passando davanti ad
un Torrione circolare che faceva da cerniera fra due diversi orientamenti. Con un percorso infossato raggiunge
l'ingresso delle gallerie sotterranee destinate agli schiavi, che collegavano gli alloggiamenti per gli schiavi (le Cento Camerelle) con gli impianti di riscaldamento sotterranei dell'Edificio con Tre Esedre, delle Piccole Terme e delle Grandi Terme.
Il ramo principale della strada rimaneva in superficie, raggiungeva
un grande portale dal quale si entrava nell'Anello Basolato, che funzionava come una sorta di rondò. In pratica le carrozze percorrevano uno dei lati di un doppio viale lungo e stretto,
raggiungevano lo scalone d’ingresso del Vestibolo, facevano scendere gli ospiti dell'imperatore e poi proseguivano lungo il lato opposto. In tal modo si aveva una circolazione continua delle carrozze; il Torrione, opportunamente collocato davanti al portale serviva anche a sorvegliare e proteggere il portale di ingresso.
L'Anello Basolato conserva tutti i basoli della pavimentazione originale e si estende per circa 80 metri in direzione del Vestibolo, al quale si saliva con una grande scalinata, fiancheggiata da due fontane e riccamente decorata.
Il Vestibolo era l’ingresso monumentale riservato agli ospiti di riguardo, che con un percorso obbligato lo attraversavano fino a raggiungere il Canopo, il grandioso triclinio estivo preceduto da un lungo bacino d'acqua dove l
’imperatore Adriano offriva loro spettacolari banchetti estivi, allietati dal suono della musica e dallo scorrere dell’acqua delle fontane.