EXPERIENCING LANDSCAPE IN ANTIQUITY
II Convegno Internazionale di Antichità Classiche:
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" 22-24 novembre 2021
Presentazione di Marina De Franceschini: Un Paesaggio Sacro nella Villa Adriana di Tivoli: la Spianata dell’Accademia
(dal suo libro Villa Adriana Architettura Celeste)
Riassunto
L'attuale paesaggio di Villa Adriana è il risultato della coltivazione della vite e dell'olivo fin dal Medioevo, e poi dell'idea romantica di "Paesaggio con Rovine" che risale al Settecento e Ottocento. Al tempo dell'imperatore Adriano, il paesaggio era completamente diverso da quello attuale. Vi era il paesaggio ‘naturale’, cioè la Campagna che circondava la Villa. Ma al suo interno il paesaggio era costituito da una serie di spianate artificiali, con giardini ed edifici.
Grazie agli studi e alle scoperte di Archeoastronomia del mio Progetto Accademia, proponiamo una nuova interpretazione della funzione e del significato simbolico della Spianata dell'Accademia come Paesaggio Sacro. Era la zona più alta della Villa, una vera e propria Acropoli, raggiungibile con un sentiero tortuoso e nascosto, simile a un percorso iniziatico. Ad un'estremità della Spianata sorgeva l'edificio di Roccabruna, che in origine aveva un Tempietto al piano superiore. All’estremità opposta sorgevano l'Accademia, la Mimizia e l'Odeon (il secondo teatro della Villa) che sono ancor oggi in proprietà privata.
A Roccabruna e nell’Accademia durante i giorni del Solstizio estivo e di quello invernale, si verificano ancor oggi speciali illuminazioni (ierofanie): con ogni probabilità i due edifici erano dedicati al culto di della dea egizia Iside e legati al ciclo delle Stagioni. Di conseguenza, la Spianata dell'Accademia può essere considerata un Paesaggio Sacro, dove si svolgevano processioni e rappresentazioni sacre legate a quel culto misterico.