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CHI HA COSTRUITO IL PANTHEON DI ROMA? Seconda parte


Come abbiamo visto prima del Pantheon attuale ve n'era un altro, il primo, costruito da Marco Agrippa, il genero di Augusto, e inaugurato fra il 27 ed il 24 a.C.
Dalle fonti antiche sappiamo che un secolo dopo, nell’80 d.C. quel primo edificio venne distrutto da un incendio che devastò gran parte del Campo Marzio, e fu restaurato da Domiziano.

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Scavi recenti hanno rinvenuto le fondazioni del pronao più antico ma nessuna traccia di strutture attribuibili all'epoca di Domiziano, quindi si deve pensare che durante il suo regno l'edificio sia stato riparato e rimesso in uso in qualche modo, ma non rifatto ex-novo.
Il primo Pantheon era a pianta circolare, e se anche aveva una cupola doveva essere in legno, il che spiega come mai sia stato distrutto  una seconda volta nel 110 d.C., perchè era stato colpito da un fulmine.

I lavori di ricostruzione iniziarono subito, perché nelle murature esterne si sono rinvenuti bolli laterizi del 113-114 d.C. databili quindi al il regno di Traiano. 
Per scongiurare il pericolo degli incendi si decise di costruire una cupola in muratura di eccezionali dimensioni: ancor oggi è la cupola di cemento non armato più grande del mondo, 43,3 metri di diametro.

Non era un'impresa da poco e infatti si pensa che la cupola sia stata progettata da Apollodoro di Damasco, l'architetto preferito di Traiano, uno dei più grandi dell'antichità e uno dei pochi dei quali ci sia noto il nome perché le sue opere erano eccezionali.

La cupola del Pantheon è un capolavoro assoluto dell'architettura di tutti i tempi, sia da punto di vista estetico che da quello strutturale e tecnico. Innanzitutto le proporzioni: il diametro della cupola equivale alla sua altezza, il che significa che all'interno dell'edificio era idealmente contenuta una sfera perfetta.

Dal punto di vista tecnico il segreto stava nell'uso sapiente dei materiali da costruzione. In basso i muri sono più spessi ed usano materiali robusti e pesanti come il peperino. A mano a mano che si sale si usano materiali sempre più leggeri e lo spessore dei muri si riduce anche grazie ai grandi cassettoni che alleggeriscono il peso della volta.

Potete scoprire questi ed altri segreti costruttivi del Pantheon nel libro di Marina De Franceschini «Pantheon Architettura e Luce».



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