POMPEI – IL TEMPIO DI ISIDE
Il Tempio di Iside si trova vicino all’Odeon e al Teatro Grande, nella VIII Regio di Pompei. Fu costruito alla fine del II a.C. e danneggiato dal terremoto del 63 d.C.; Numerio Popidio Ampliato lo fece ricostruire a proprie spese in nome del figlio Celsino, come sappiamo da un’iscrizione trovata in sito.
Scoperto e scavato fra il 1764 ed il 1766, all’epoca era molto ben conservato e venne visitato persino da Mozart. È circondato da un alto muro di cinta, con un ingresso dal quale si entrava nel portico interno, decorato da splendidi affreschi di IV stile.
Fortunatamente gli affreschi vennero staccati per proteggerli dalle intemperie, e oggi sono nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nella parte centrale vi sono quadretti con paesaggi nilotici. In un pannello si vede Arpocrate con il Tempio sullo sfondo, in altri i sacerdoti addetti al culto e Anubis.
Al centro del portico è il Tempio vero e proprio, sopra un alto podio al quale si saliva con una scala. Lì si apriva la porta della piccola cella che ha un basamento per le statue di Iside e Osiride. Qui fu trovata una statua della dea, oggi nel Museo Archeologico di Napoli
In un angolo del portico si vede un piccolo edificio decorato da splendidi stucchi, con una scala che scende ad una piccola cisterna dove era conservata l’acqua sacra (a ricordo di quella del Nilo), che serviva per le cerimonie di culto. Davanti ad esso era un altare per i sacrifici.
Iside era una Dea Madre che regolava la Vita e la Morte, e nelle aretalogie (inni in suo onore) proclama: «Io separai la Terra dal Cielo. Io indicai la via agli Astri. Io stabilii il corso del Sole».
Era legata ai cicli delle Stagioni e alla fertilità della Terra. Il suo Tempio si trovava vicino al Teatro Grande e all’Odeon, dove probabilmente arrivavano le processioni in onore della dea descritte da Appuleio e si celebravano sacre rappresentazioni a lei dedicate.
In epoca Romana per sottolineare il rapporto della dea con il Sole nei giorni del Solstizio estivo si celebrava la festa di Fors Fortuna, antica dea italica alla quale si sovrappose il culto di Iside. Nella Villa Adriana di Tivoli proprio nei giorni del Solstizio estivo si vede l’illuminazione (ierofania) della Lama di Luce nell’edificio di Roccabruna, che probabilmente era un tempio dedicato a Iside, come spieghiamo nel nostro libro “Villa Adriana. Architettura Celeste. I Segreti dei Solstizi” dedicato alle nostre scoperte di Archeoastronomia a Villa Adriana.