L’Archeoastronomia è
una scienza recente che studia l’orientamento
astronomico di edifici antichi nei quali si verificano speciali fenomeni
luminosi detti
ierofanie (cioè apparizioni sacre) in determinate
date-chiave.
Grazie ad algoritmi particolarmente complessi,
l’archeoastronomo è in grado di calcolare la posizione del Sole, della
Luna, delle stelle e dei pianeti migliaia di anni fa, stabilendo se i
fenomeni luminosi che vediamo ancor oggi potessero verificarsi anche in
epoche remote.
Gli edifici orientati astronomicamente servivano
a
verificare l’esattezza del Calendario. La misurazione del Tempo nacque
per esigenze agricole, quando gli uomini preistorici divennero
stanziali. Tale funzione pratica divenne sacra e simbolica, dato che già
in epoca preistorica dovettero esistere rituali magico-religiosi volti a
propiziare un buon raccolto e a scongiurare carestie e calamità
naturali.
Nell’antica Roma la funzione sacra della
misurazione del Tempo e del controllo del Calendario venne affidata al
Pontifex Maximus, la più importante carica sacerdotale dell’epoca
repubblicana, che in seguito passò agli Imperatori e successivamente
verrà ereditata dai Papi assieme a numerosi altri simboli del Potere
imperiale.